Lo strano caso di Maria di Trapani
Il termine fenomeno è legato a qualcosa di osservabile, di manifesto, di evidentemente rilevante.
Solitamente nella sua accezione positiva lo accostiamo a persone, eventi, oggetti dalle straordinarie caratteristiche. Insomma a qualcosa degno di nota.
Accanto ai fenomeni naturali, paranormali, strani, misteriosi, troviamo i fenomeni bizzarri. Sono quelli che trovano i natali sul web.
Se ricordate personaggi come Gemmadelsud e il suo delirio di grandezza, Peppe Simone e la sua ricerca della figa, i prediciottesimi e le vicende di giovani al loro primo suicidio sociale, non potete non conoscere il nuovo fenomeno del web: Maria di Trapani.
E' talmente popolare da attirare l'attenzione persino del tgcom24, che dopo averne decantato le doti: tra cui compaiono spontaneità, aderenza ai valori e ingenuità, la condanna aspramente nelle battute finali riportandone l'attenzione persino a Papa Francesco.
Povera Maria, ti difendo io!
Tu che in fondo sei solo stata trascinata dal vortice di una popolarità che non ti aspettavi, non avevi richiesto, lanciata in un mondo che non conoscevi, fatto di interviste, serate in discoteca ( ma non avevi detto che non ti piacevano?), troppo distante e diverso dalla tua familiare e rassicurante vita chiesa e casa nella cittadina trapanese.
Tu che volevi solo conoscere un uomo e hai trovato un caso umano, Salvatore di Paceco che ci aveva già provato con tua sorella, e tra un "Palla tu? Pallo io?" non riusciva nemmeno a guardarti in faccia, con le sue mani in tasca e la faccia di un cane bastonato.
Tu che sei "seria", tu che lo vuoi semplicemente travagghino, che ti interessa il carattere per andare d'accordo e sposarti, forse un giorno.
Tu che sei ingenua, immatura e, quella popolarità, anche se negativa, ti piace.
Tu che ti lasci sfruttare da chi su di te ha realizzato un fenomeno da baraccone.
Tu che cerchi un uomo e trovi derisione, insulti, critiche e prese in giro.
Tu che fai dichiarazioni, dispendi consigli, con quel il tuo accento stretto, la tua parlantina disorganizzata, il tuo dialetto ricco di neologismi e frasi colorite e se nessuno ti capisce ti arrabbi.
Tu che ridi nonostante tutto, con quella semplicità un po' spartana, quell'inconsapevolezza di chi è ancora come una bambina, spaventata, ma per nulla intimidita.
Cara Maria, mi chiedo cosa pensi, quando non sei sul web, che idee ti sei fatta sulla tua popolarità, chissà se cerchi ancora un uomo, se hai progetti sul futuro, se quell'uomo travagghinu, adesso non lo vuoi più, forse preferisci un uomo che ti voglia bene, che ti faccia sentire importante, come tutti gli utenti che continuano a cliccare il tuo nome in cerca di divertimento, ma soprattutto vorrei chiederti se sei consapevole.
Insomma, in parole povere: "Ci fai o ci sei?"
"E chistu va. Pi sempre e na vota!"
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