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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

E se il giorno dei morti fosse un giorno di festa?

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Perché la nostra festa dei morti, il nostro 2 novembre ha l'aria del giorno più sfigato e triste dell'anno, mentre il giorno dei morti oltreoceano è diventato cool? Oltre al rinomato e americanissimo Halloween , in cui al suono di trick or treat? si passa di casa in casa a raccoglier caramelle, mi viene anche in mente il " Dia de los muertos " in Messico, lì è una giornata  in cui il puro tripudio di colori e allegria accompagna il ricordo dei cari estinti, diventando  un'occasione per ricordare i propri cari e festeggiarli, nel vero senso della parola.  Non vi chiedo se sia giusto celebrare o meno la giornata dei morti tra dolori, preghiere o travestimenti e giubilo. E' chiaro che la morte è morte e i cari defunti vanno ricordati e celebrati anche con rispetto  e decoro. Qui vi chiedo se l'aspetto ludico e colorato della festa prima celtica e poi americana non serva ad avvicinare al mondo dei morti con un altro sentimento che non sia la

#Fashion Trend: Peter Pan Collar

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Ciao, dite la verità, anche voi ne avete sentito straparlare eh?  Più che Peter Pan collar,  io lo chiamerei colletto alla Mercoledì, quella simpaticona con le trecce degli Addams, il suo spiccava candido su tutto quel nero! Di tendenza negli anni 70, torna negli anni 2000 slegato dalla camicia, diventa un oggetto a sé, protagonista assoluto del nuovo trend, impreziosendo capi di ogni genere: scamiciati, maglie e maglioncini e impreziosito a sua volta con borchie, perle e strasses. Divenda addirittura gioiello, come un vero collier o girocollo. Lo abbiamo visto sfilare su diverse passerelle, firmato da molte maison e grandi brands, e lo ritroviamo in tanti negozi nelle sue più disparate versioni: tondo, a punta, ricamato, solitamente in bianco e nero ma con dettagli oro o argento per adattarsi con facilità alla mise di base. Su youtube spiccano molti tutorials   per realizzarlo facilmente a casa ritagliandolo da una vecchia camicia o acqui

E io pago!

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Lunedi : è finito il correttore Martedi : rinnovare l'abbonamento in palestra Mercoledi : comprare la crema idratante Giovedi : ceretta al volo dall'estetista Venerdì : si rompono gli occhiali Sabato : messa in piega Domenica : Per fortuna è domenica! E io pago! Diceva Totò! Lui era un avaro con i fiocchi, io vorrei essere una risparmiatrice, senza alcun risultato. Io ci provo, lo giuro! E' vero che non rientro proprio nel profilo della formica, sono molto più cicala in fatto di "provviste per l'inverno". E qua l'inverno si avvicina e non ci tengo proprio a fare la fine di quella scellerata! L'obiettivo sarebbe cambiare le proprie abitudini in fatto di risparmio, ma mi ritrovo, per un motivo o per un altro con le mani completamente bucate! Ed ogni settimana è la stessa storia, perdo puntualmente tutto, come ad una mano sfortunata di poker! Comincio a pensare che sia in atto un complotto contro il mio portafogli

Ci siamo disabituati?

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Ciao. Ho detto ciao! Vi sembra scontato, ovvio, gentile? Beh, per molti non lo è. Vi confesso una cosa: la sacralità del saluto è stata profanata! L'origine  di questo gesto si perde nel tempo, ma arrivati  nel 2012 sembra quasi un surplus. Le avete mai notate certe facce attonite post saluto inaspettato? Io si,  tutte le volte che accenno un "Buongiorno/Buonasera" entrando in un negozio, un "ciao" scontrando le stesse facce in palestra, un cenno con la mano , un sorriso, e vengo ricambiata molto spesso da facce stralunate, silenzi e indifferenza. E sapete perché? Perchè ormai non se lo aspetta più nessuno, e pensare che "il saluto non si nega a nessuno" recita un detto. Se siete stati all'estero avrete notato una notevole differenza legata a questo rituale, che oramai è diventato rarità. Tra i miei ricordi da bambina, c'è un viaggio meraviglioso che feci con la mia famiglia in Svizzera, da quel luogo insieme alla cioccolata e ai p

Autumn and Me

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Siamo in autunno, e se in alcune parti d'Italia già se ne sono accorti, dalle mie parti ancora stentiamo a crederci. Colpa del sole ancora caldo, delle temperature ancora alte e del mare che sembra chiamarti ancora per ultimo bagno prima di raffreddare completamente le sue acque e cambiarne il calmo manto con onde rapide e spumose. Siamo in autunno ed è bene che me lo ripeta per convincermi. Cadono le foglie, cadono i capelli. Iniziano le prime piogge e iniziano i primi drammi davanti alle ante aperte di un armadio che stenti a riconoscere come tuo. Colpa del caos estivo, degli scatoloni pieni di vestiti che avevi riposto solo 3 mesi fa e che non ricordavi nemmeno di possedere. Ritornano le giornate corte e le serate lunghe, fatte di serate in casa, riordino delle idee e luoghi chiusi. Ritornano i calzini, le scarpe chiuse e le sciarpe al collo. Ritorna l'inverno ed è come se la tua vita ricominciasse da capo. E' sempre questa la prima sensazione in bilico tra il

#Lareteinrosaprevieni I love Pink!

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Giorni fa mi ha contattato una ragazza, Ornella, anche lei ha un blog, ma soprattutto ha una grande idea e la mette in atto già da un paio di anni: sensibilizzare le altre donne ad una tematica molto importante LA PREVENZIONE! Siamo donne con un cervello, un corpo e soprattutto un paio di Tette!  Se pensate che solo perchè stanno lì da sempre, o cmq dalla pubertà non hanno bisogno di considerazione, eccetto quella del vostro ragazzo, vi sbagliate! La palpazione, quella seria, quella professionale e medica la potete fare anche voi a casa. L' AUTOPALPAZIONE  è il primo strumento di prevenzione.  Inoltre è sempre meglio fare controlli a cadenza annuale presso un medico professionista in modo da stare tutte e tre, noi e le nostre "amiche", un pò più serene. Detto ciò, l'iniziativa propostami è semplice: creare un trucco, visto che sul  mio canale youtube  mi occupo di quello, sul colore rosa.  Fatto! Tutorial make up Rosa! E invitare qua

#OUTFIT: Fashion Seventies!

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Quante tra voi nascondono nell'armadio un capo sottovalutato, perchè antico, fuori moda, magari appartenuto alla mamma, nonna, prozia? Insomma, parliamo di un capo che si confonde tra altri senza una precisa collocazione temporale, eccetto essere sicuri essere d'altri tempi.  E' quel capo che ad un tratto sbuca fuori, stanco di stare in disparte, e, facendo capolino dal vostro guardaroba,  si fa avanti  con una certa sfacciataggine emergendo fiero per farsi notare. A dir la verità tra i miei capi  posso annoverare diversi "intraprendenti". Ma oggi metto in luce lui. E' decisamente anni 70, vuoi per il tessuto, il raso, un attira pieghe per eccellenza,  più di uno Shar Pei. Vuoi per il taglio, a trapezio, scollatura squadrata sul seno e tonda sulla schiena, con un paio di buffe maniche   morbide e "svolazzanti". Lo adoro perchè ogni volta immagino la sua storia. Finito nel mio armadio chissà come e chissà quando, tr