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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Pokèmon No

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Ma che ne sapeva Proust, che il tempo perduto era la sua più grande agonia e la ricerca dello stesso una melanconica sofferenza! Che ne sapeva Leopardi, che oltre la siepe cercava l'infinito e sprofondava dolce nell'immensità dei suoi pensieri. Cosa ne poteva sapere Dante, che attraversò inferno e purgatorio per ritrovar la retta via e in paradiso "l'amor che move il sole e l'altre stelle". Chissà che ne sapeva Omero, che "fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza". Ma, soprattutto, senza farla troppo aulica e perversamente letterata, che ne posso saper io, che i Pokèmon nemmeno li conosco, io che sono di una generazione altra, quella dei cartoni animati deprimenti e incestuosi, degli orfani, delle matrigne, della polverina sintetica che metteva tanta allegria a Pollon e delle magie di Johnny, (chissà quali erano poi). Il cartone più moderno a cui ho prestato visione è stato Sailor moon, che il potere di luna p

Caro Inconscio, io scrivo.

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"L'unico tiranno che accetto è la voce silenziosa dentro di me." A detta dei sogni fatti stanotte, la mia è una voce parecchio tirannica. Ho fatto due conti e il mio inconscio, oramai, credo non mi tolleri più. A cadenze mensili prova a ribadirmi, in tutti i modi, che la nostra relazione è arrivata ad un punto di non ritorno e ha ben pensato di stabilire delle regole per tentare di farla funzionare, ancora per un po', insomma, almeno finchè morte non ci separi. Anche perché non credo che il mio sia un inconscio "new age". Lo faccio più tradizionalista di quanto non sembri, perciò, a meno che questa storia delle reincarnazioni non sia vera, ma vera sul serio, la nostra liaison avrà un termine, quello del mio corpo.  Insomma, sempre lì a dilungarmi in chiacchere! Ma che posso farci. Il mio silenzio stampa è un silenzio apparente. In realtà il mio cervello cammina sempre, anzi, corre sempre e, anche se non vi scrivo qui tutti i giorni, quei to