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Visualizzazione dei post da settembre, 2013

Barilla o B(ar)alla?

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Mi era venuta in mente l'idea di farmi due pennette al pomodoro, poi ho aperto la dispensa e ho visto lei, la pasta incriminata! E mi son venuti i sensi di colpa. Quel pacco di pennette Barilla continuava a guardarmi e io continuavo a pensare che il suo proprietario aveva appena detto una serie di idiozie tali da non meritare più di esser chiamato il signor Barilla, nè di vivere nel Mulino bianco, nè di rappresentare la famiglia italiana. Poi mi sono detta, sempre davanti a quel pacco di pennette, che, in fondo, la famiglia italiana, quella del mulino bianco, quella fatta di sorrisi, colazioni serene e tanto amore forse non esiste. E di fatto, ad oggi, nel mulino bianco ci vive Antonio Banderas con una gallina. E allora mi sono chiesta se tutto il putiferio nato sul web, da stamane, non fosse solo un pretesto per parlare ancora una volta di omosessualità e omofobia. Gli scivoloni li fanno tutti e le cazzate le dicono tutti, il signor Barilla, oggi, è sceso dal Monte B

Donne, tirate fuori l'Ego!

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Sapete quell'amica, e quell'altra e quell'altra ancora?  Sono lì che vi raccontano e si raccontano, davanti al solito aperitivo, disperandosi per le storie che non vanno, per uomini millantatori, piangendosi addosso, increduli di come abbiano potuto cadere tra le loro braccia e farsi ammaliare da promesse e grandi occhi penetranti.   E, ancora, perché, alla luce della palpabile e palese furberia, continuino a cadere nella loro fitta rete di bugie. La risposta non è semplice, ma visibile. Sono irresistibili perché accomunati da un particolare che fa gola, masochisticamente, a tutte: l'Ego smisurato! V., per esempio,stava con questo immenso ego, era talmente grande da essere visibile al primo sguardo, anche dietro l'aria da angelo e quei morbidi ricci dorati . Poi c'è S., che non si spiega il perchè ruotino attorno a lei solo uomini ego concentrati, stelle orbitanti, però, sulla loro stessa luce. Pur riconoscendoli, continua ad attrarli con una forza

Pensieri, desideri e lamentele di fine stagione.

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Nemmeno una settimana fa (questa è la durata dell'estate da Me percepita!) vi davate un gran da fare su FB chiamando la bella stagione, il caldo e i suoi annessi e adesso leggo i vostri post, pieni di intolleranza, di richieste, di brama di freddo e stagione autunnale. Continuo a leggere di come sia bello coccolarsi dentro ad un maglione, coprire gambe e braccia, sognare con trepidazione il fatidico momento in cui indossare capellino e sciarpe.  Ma dico, non è che quel poco di caldo fatto negli ultimi mesi vi ha dato alla testa? Ok, vada per il sapore romantico del camino acceso, della coperta portata alle spalle, alla maniera di Sebastian, ne la storia infinita, il rumore della pioggia sui vetri e il crepitio delle foglie sui marciapiedi di una città in fremito. Ma tutto ciò nulla è in confronto all' essenziale outfit estivo(costumi e pareo), alla brezza del mare, ai capelli asciugati al sole, al profumo delle creme spalmate sul corpo arrossato dal sole. Alle cor

Non mi chiamo Mr.Wolf e non risolvo problemi!

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" Mi chiamo Mr. Wolf, risolvo problemi! " Chi ha visto Pulp Fiction ricorderà bene uno dei personaggi più pragmatici e misteriosi di tutto il film, e ricorderà anche la velocità e la freddezza con cui quest'uomo risolve un problema non da poco, parando il culo ai poveri Vincent e Jules. Io non sono Mr Wolf, ma spesso è questo che gli altri si aspettano da me in quanto psicologa, pazienti a parte, capita anche in famiglia, tra gli amici. Ti ritrovi ad assolvere in maniera continuata un ruolo che comunque non ricopri nemmeno nell'orario lavorativo.  Perché, insomma, lo psicologo, non è un "risolutore di problemi". Alla frequentissima e inflazionatissima domanda " Che devo fare?" ,  rivoltami da conoscenti, amici e pazienti, la mia non risposta, sortisce, sempre, grande rassegnazione e un pizzico di delusione, come se in automatico ci fosse una risposta pronta all'uso e ad hoc per ognuno.  La risposta c'è, ma la difficoltà sta n

La mia estate in pochi scatti.

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La mia estate. La mia estate? La vostra estate! Ho passato gli ultimi tre mesi sbavando sulle vostre foto: al mare, in montagna, in giro per l'Europa, mentre io mi dividevo tra il lavoro in clinica, coperta dal mio camice bianco (ma soprattutto coperta da un camice) mentre voi scoprivate lembi di pelle, sfoggiando abbronzature color gianduiotto. Mi sono concessa pause pranzo al cardiopalma, pochi ed effimeri momenti di ristretto relax, veloci tuffi in mare, rapide pose abbronzanti, risultando più scura solo nella zona orbitale, grazie alla comparsa di occhiaie sempre più livide per la mancanza di sonno e di riposo. Quando finalmente mi concedo 3, dicasi 3 giorni di ferie, per raggiungere la mia adorata casa al mare, anche il sole decide di andare in vacanza, così mi ritrovo all'interno di un furioso litigio tra le nuvole e qualche raggio di sole ribelle. Nessun viaggio in programma, mentre ho visto voi volare verso la meta più gettonata di questa estate: Londra. Dite la v