Evviva S.Agata!!


All'incrocio di una strada. 
La luce di grandi ceri gialli si riflette su volti in attesa. Le fiamme ondeggiano e seguono la folla che si squarcia per prendere fiato. 
Non vedi più i tuoi piedi. Ormai ti muovi lentamente tra la gente. Il naso all'insù. La cerchi, cerchi i suoi occhi, il suo sorriso. La cerchi, dimenandoti tra le teste, tra i sacchi bianchi e le sottane verdi. I palloncini volano alti in cielo, hanno appena lasciato le mani di qualche bambino che oramai stanco e assonnato viene portato a spalla dai genitori. Lo senti, l'odore delle mandorle caramellate, il fumo della salsiccia sul fuoco, si disperde nell'aria, si confonde tra la folla, che più fitta si ricuce, stretta, attorno ad un cordone, tenuto da un fiume bianco e nero, che come un lungo serpente si fa largo per la città. Al suono di un piccolo campanello una miriade di fazzoletti si agita tra le dita avvolte in guanti bianchi.
"Cittadini, cittadini. Semu tutti devoti tutti?"
"Cettu cettu!"
"Cittadini, cittadini, evviva Sant'Agata!"
Grida, si consumano, si disperdono e si ripetono in un incessante ritornello, in una domanda che ha il solo scopo di essere retorica e rimarcare una fede pura e naturale.
E poi La vedi. Piccola, indifesa, il viso e' quello di una bambina, le gote rosa e un sorriso dolce e divertito che sporge da un busto prezioso.
Ondeggia, sembra cadere, ma sai che non potrebbe mai accadere. Troppo stretta La tengono i suoi devoti, La coccolano, La chiamano, La supplicano. La sostengono e La sollevano con attenzione particolare, quella che si riserva ad una madre, ad una figlia, ad una compagna, ad una amica. Sant'Agata e' questo per i suoi cittadini. E' trepidante attesa, è gioia, è pianto nel rivederla e struggimento nel separarsene. Sant'Agata è l'atmosfera della sua gente. E' l'animo di un'intera città che si risveglia e anche solo per 2 giorni mette da parte odio, rancore, tristezza e dolore solo per Lei.
"A santuzza bedda".

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