La verità è che non Ti piaci abbastanza!

Quante volte vi sarà capitato di trovarvi in una relazione con qualcuno e non sentirvi apprezzate, capite, amate?
Quante volte davanti ad un rifiuto, una discussione, un'ingiustizia avete abbassato la testa in segno di resa?
Quante volte avete dovuto ingoiare rospi così grossi da rischiare di strozzarvi?
Quante volte avete rinunciato a voi stesse per paura di non essere all'altezza?
Quante volte vi siete spremute le meningi cercando di analizzare il vostro e l'altrui comportamento per capirne le dinamiche e trovandovi nel giusto non siete riuscite a trovare la risposta ai vostri perchè?
Perché non mi chiama?
Perché mi ha ignorata?
Perchè dice di amarmi e poi fa il latitante?
Forse la verità è che non gli piaci abbastanza, diceva un film di qualche anno fa!
E se la verità fosse un'altra?
Forse sei tu che non Ti piaci abbastanza!
Magari non sarà capitato a voi, in prima persona, di provare questi vissuti o di porvi queste domande, ma pensate bene a quella vostra amica che si è rivolta a voi e alle vostre orecchie, e innescando monologhi infiniti vi ha presentato se stessa, le sue paure, le sue fragilità le sue insicurezze. Tutte le volte i suoi racconti sembrano descrivere la storia più sfigata che voi abbiate mai sentito, ricchi di retroscena in cui l'abbandono è il protagonista assoluto, il drago contro cui, lei povera vittima, si trova a lottare quotidianamente. E ad ogni episodio, in cui il finale si rivelava lo stesso- lei piangente, lui carnefice, camaleontico, sfuggente, insomma il classico bastardo inside, lo stronzo di turno- voi dovevate prendere le sue parti, aiutarla a rialzarsi, consolarla e sorbirvi le sue lamentele, i suoi pianti.
Dite la verità, li avete odiati quei pianti,  la conseguenza di consigli distribuiti a profusione e che non ha mai ascoltato, come l'ultima volta in cui le avevate raccomandato di mandarlo a quel paese, mentre lei pensava già all'sms da comporre per avvicinarlo, e per l'ennesima volta sentirsi rifiutata.
Nell'analisi esasperata dell'altrui comportamento, la vostra amica avrà perso di vista l'analisi del proprio comportamento, non avrà notato, per esempio, la sua costante tendenza a dire sempre di si, anche quando avrebbe voluto urlarlo quel No, che faticava ad uscire dalle sue labbra contratte. Non avrà dato peso alle ore passate allo specchio, ore in cui passando al setaccio l'armadio alla fine avrà infagottato il suo corpo con strati di tessuto, con il solo obiettivo di coprirne ogni sua parte, con il risultato, per lei rassicurante di aver annullato ogni difetto, ma, per gli altri, evidente tentativo di ottenere soltanto una taglia in più.
Non avrà nemmeno considerato il fatto che la sua postura obbligata, la sua camminata incerta, il suo sguardo basso la rendono impacciata, goffa, nascondono la sua femminilità, la sua determinazione, quella che, invece, mostra quando parla con voi.
Insomma quello che la vostra amica non ha ancora capito è che potrebbe anche essere una verità quella del "non gli piaci abbastanza" ma poi ce n'è un'altra, molto più difficile a ammettere, da pronunciare a voce alta, da superare ed è che in realtà è lei che non si piace abbastanza.
E' una verità scomoda, sarebbe molto più semplice dare la colpa agli altri, essere vittima degli altri.
Ma se capisci di essere solo la vittima di te stessa, capirai che per tutta la vita hai inscenato un ruolo che hai alimentato solo tu, mancandoti di rispetto, ogni volta che hai detto si, quando invece volevi dire no, quando hai supplicato e preteso attenzioni senza darle prima a te stessa, quando hai fatto buon viso a cattivo gioco, quando non hai detto: oggi prendo io il comando della mia vita, mi scopro di ogni insicurezza, mi guardo allo specchio e tratto me stessa come una pietra preziosa, un gioiello da valorizzare, senza coprirlo, nasconderlo.
Cara amica oggi potresti dire no a chi ti fa stare male, a chi non ti rispetta, oggi potresti volerti bene, aprire la porta di casa, e a testa alta, affrontare quel drago che ti fa paura e che è la tua paura stessa, potresti  guardarla negli occhi e finalmente decidere di sconfiggerla.



Commenti

Rebecca Ragionieri ha detto…
Post carinissimo (: Reb, xoxo.

*Sul mio blog c'è un nuovo post, fammi sapere cosa ne pensi:
http://www.toprebel.com/2013/04/claire-staffini-beachwear.html

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