Personal Beauty Shopper! Eccomi!


Molto spesso le mie amiche conoscendo la mia ossessione, passione per il make up, mi chiedono consigli sui prodotti da utilizzare, comprare, per valorizzarsi e non rischiare acquisti inutili. Così mi ritrovo spesso ad accompagnarle e guidarle, come un moderno Virgilio, tra i vari gironi infernali che sono le profumerie.
Perchè infernali? Perchè vi trovate vaganti anime perplesse e confuse alla ricerca di risposte alle loro domande di bellezza, domande che il più delle volte restano senza risposta o a cui vengono date risposte approssimative quanto del tutto errate.
E' risaputo che l'era post -Youtube ci ha rese delle donne, prima, e acquirenti, dopo, più consapevoli. Adesso riuscire a barcamenarsi tra colori, texture e marchi più o meno low cost è più semplice, grazie ad ore infinite in cui abbiamo visionato e supervisionato video su video, in cui guru o ragazze della porta accanto ci illuminavano su prodotti, scelte, cose da fare e non fare.
Ognuno, con il suo personalissimo bagaglio esperenziale, dopo abbuffate di review, tira fuori la determinazione nella scelta di un rossetto, fondo e altro belletto, che in tempi non sospetti, nemmeno si sognava. Parlo del medioevo adolescenziale: quando, per esempio, nel mio beauty case comparivano solo un timido fard rosa( blush in era moderna), una matita nera e mancavo tanti altri prodotti di cui adesso non potrei fare a meno, ma che prima non avrei saputo utilizzare senza scimmiottare un'antica maschera tribale.
E poi ti chiedi perchè l'era che va dai 13 ai 16 anni vorresti cestinarla e archiviarla per sempre!
Non che il trucco sia fondamentale, ma sicuramente è un grande aiuto, soprattutto se sai come usarlo!
Ma torniamo alla mia mission. Ieri ho guidato la mia amica Elisa, con un obiettivo, impegnativo ma imperativo: rifarle in beauty case!
Parliamo di Elisa.
Al contrario delle moderne donne/ragazze youtube dipendenti , lei, è la classica anima perduta di cui sopra. Pensate soltanto che nel suo beauty manca proprio l'abc della bellezza: la crema idratante!
Non fraintendetemi, Elisa è una ragazza che si cura, ama la propria femminilità e le piace giocare con accessori, e strumenti makeupposi, l'unico problema è che è come una Ferrari mal accessoriata e per di più ferma, ferma al periodo prima della rivoluzione beauty sul web.
I prodotti ci sono, ma sono per lo più sbagliati per il suo tipo di pelle, estremamente secca e aggredita dal sole, per i suoi colori e per le sue caratteristiche. I prodotti giusti, invece, dormono beatamente nel suo beauty senza entrare in azione.
Elisa se mi leggi, arrivata a questo punto, non bannarmi dalla tua rubrica telefonica, sappi che ti voglio bene e proprio per questo ho deciso che era arrivato il momento di darti delle dritte utili a valorizzare i tuoi meravigliosi occhi verdi e le tue belle labbra a cuore.
Così ci siamo avventurate, non senza difficoltà, perché in questo meraviglioso mondo, alla ricerca dell'attrezzatura giusta, non sempre tutto fila liscio.
A malincuore ho notato che se parti in solitaria e senza i giusti riferimenti, il tuo cammino nella selva oscura del beauty inizia con un terrifico faccia a faccia con le fiere  commesse. Questi enigmatici personaggi continuano a stimolare in me i dubbi più profondi.
Non mostrano interesse per il cliente, non ne comprendono le esigenze, non conoscono i prodotti e sembra che debbano solo aiutarti a rimpinzare quell'odiosissimo cestino.
Tranne casi rarissimi, le trovo impreparate e superficiali e, vi confesso che, ogni volta provo un perverso piacere nel metterle in difficoltà, trovando tutte le volte conferma a ciò che, purtroppo,  penso.  La colpa di questa ignoranza, però, non pesa solo sulle loro spalle, diciamola tutta, sono anche le aziende che non si curano di assumere personale con  formazione adeguata.
Mi fa rabbia e dispiacere dover sottolineare queste cose, e non vorrei fare di tutta l'erba un fascio di commesse petulanti e impreparate, ma la mia esperienza mi ha portato a confrontarmi per la maggiore dei casi con personale del genere e dato che credo fermamente che il lavoro, quale esso sia debba nobilitare chi lo svolge e non penalizzarlo, trovo che chi non conosce nemmeno il nome di cosa ti sta vendendo non possa consigliare all'acquisto, soprattutto perchè solitamente si tratta di prodotti non propriamente low cost.
Allora non mi resta che continuare a propormi come personal beauty shopper, perchè vorrei che, almeno le mie amiche, spendessero i loro soldi per essere più belle, e non perchè ubriacate dalle chiacchere di commesse stanche, saccenti e praticamente incompetenti.
Adesso la parola a voi, in che limbo vi collocate: esperte, confuse, disinteressate. Ma soprattutto, che rapporto avete con le imputate di oggi: le assolvete, le condannate o le multate? XD



Commenti

strega ha detto…
complimenti per il blog
ShadowOfStyle ha detto…
Complimenti davvero; è sempre un piacere leggere i tuoi post. Io le commesse le condanno! :D Mah rispondo sempre male alle loro domande tipo "conosce già i nostri prodotti miracolosi...?" :D
Larissa ha detto…
Sono d'accordo sul fatto che in tante non hanno la minima preparazione. Però mi acontenterei anche di un sorriso e di ragazze più solari.

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