La festa della donna, oggi e domani.


Quando ero bambina la festa della donna era un giorno speciale. Trovavo bellissimo il fatto che a me, come donna, fosse dedicato un giorno, un privilegio che all'uomo non era stato riservato. Mi faceva sorridere ed emozionare il dono della mimosa, fiore assai strano e buffo, a dir la verità, ma di un colore giallo così intenso e vivo, da non lasciare passare inosservate le donne che le sventolavano alla mano come fossero bandiere, segno e simbolo di una femminilità che io, ancora bambina, già sognavo e desideravo.
Crescendo ho capito che nascere donna, crescere da donna, vivere da donna non è un privilegio, né un diritto, a volte diventa dovere, molto spesso vergogna, se non mutilazione di sè e del proprio genere. La femminilità, che tanto mi sembrava pura, sacra, desiderata, scoprivo, pian piano, essere macchiata da un'ombra, una colpa, un continuo oltraggio.
E quella festa, che credevo privilegio, ho scoperto essere infine una conquista e un premio ottenuto da  donne in continua lotta per l'affermazione di un'identità troppo spesso annichilita, deturpata o cancellata.
Oggi mi sono svegliata con il solito sorriso amaro, pensavo che, per le strade, quelle mimose in  vendita, tutti gli anni, sembrano lo specchio di una femminilità spesso svenduta al miglior offerente. Mimose rubate, come le vite di tante donne,  avvolte in sacchetti sbiaditi e vendute a pochi euro a uomini senza volto. E' una  triste metafora, tanto quanto le percentuali e le statistiche relative al femminicidio oggi in Italia e nel mondo, triste come la violenza, l'abuso e il maltrattamento che abita in molte case e che ogni giorno si perpetua verso troppe donne, la cui esistenza viene calpestata per sempre. E a chi crede basti un giorno per cancellare tanto dolore, vorrei dire, che no, non basta, non è sufficiente per rendere giustizia. 
Perciò oggi il mio pensiero e una mimosa vola verso quelle donne che lottano tutta la vita per affermare se stesse, che ogni giorno ricordano al mondo di esistere, che si rialzano tutte le volte dopo ogni schiaffo, insulto, sopruso e vessazione. 
Una mimosa anche a  te che sai  essere donna  quando tutti  continuano a negarlo, e  a te che nel tuo silenzio urli di dolore. A te che continui ad amare l'uomo che ti offende, la mano che ti ferisce. A te che non sai che giorno è oggi perchè non ne hai il tempo. 
E infine alle bambine, che donne, purtroppo, non saranno mai, ma che, come me, avevano sognato di esserlo. 
Auguri a tutte care donne, ricordatevi che siamo esseri speciali, e che, accanto al nostro rossetto preferito, dobbiamo portare con noi il rispetto e l'amore per noi stesse, ogni giorno, oggi e domani.

Commenti

ShadowOfStyle ha detto…
Mi hai fatto commuovere... Bellissimo post, condivido pienamente ogni piccola frase. Un bacio!

Paulina
Princi ha detto…
Bel post, mi è piaciuto. Soprattutto non è scontato, cosa che invece rischia di diventare un post che affronta questo argomento. Brava!

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