Io vivo sempre insieme ai miei capelli!
Io e i miei capelli.
Una guerra che dura, tra attacchi e ritirate, da ben 29 anni!
Appena nata ero una bambina dotata già di chioma folta e nerissima, del tipo che, ancora avvolta dal liquido amniotico, dimostravo già una certa età! Non ero mica come quei neonati un pò stempiati, e con la pelata, e con crosta lattea in bella vista. No. Io avevo già una chioma da guiness, quella che, se mia madre avesse inviato una mia foto alla Panten, mi avrebbero preso al posto della Canalis.
Poi succede che, crescendo, i capelli restano, per fortuna, restano. Ma prendono pieghe, forme e dimensioni anarchiche. Si ribellano alla mia volontà di dar loro una piega perfetta e subiscono evoluzioni continue.
E' per questo motivo che non ho mai saputo come tenerli a posto, come dar loro un'identità.
Alle scuole elementari stavano belli dritti sulla schiena, fronte coperta da una frangetta a tendina, tipica di molte bambine della stessa età. Solo che, io non ero come le bambine della mia stessa età: a me non piaceva il caschetto ordinario. Io volevo i capelli lunghi!
Come spiegarlo a mia madre?
Mi sembra ieri quando, davanti allo specchio, il parrucchiere brandiva le sue forbici e io subivo in silenzio quel taglio netto sulle punte...si, magari! "Due dita! Che sarà mai! "Il problema era che non erano mica le mie di riferimento, ma i ditoni enormi del mio parrucchiere!
Così un giorno ho deciso di ribellarmi!
Mi ribellai a mia madre: " Voglio i capelli a spazzola" decretai, e mi ribellai al suo complice: "Voglio tagliarli dal barbiere di papà" dissi, presa da un raptus delirante!
Roba che avrebbero dovuto farmi vedere quale sarebbe stato il risultato in uno di quei programmi computerizzati, super moderni, di cui tutti parlano, ma che nessuno ha mai visto, prima di permettermi di varcare la soglia di quella piccola sala "only men" e, infatti, il risultato fu proprio un perfetto taglio da bambino. In tutto questo, il giorno dopo, lo ricordo ancora, non fu semplice convincere i miei compagni di scuola che quel bimbo in gonnella ero proprio io.
Questa fu comunque l'unica volta che IO decisi il mio pessimo hair style!
Negli anni a seguire gli eventi mi presero in contropiede.
Dovete sapere, infatti che una volta poggiate le vostre chiappe sulla sedia del vostro parrucchiere sarete preda( e non è un caso che abbia usato questa parola) nelle sue perfide mani!
Ricordo quella volta che ero decisa a dare un pò di movimento ai miei capelli, non troppo pensavo, qualcosa di carino. Portai con me un ritaglio di giornale, una foto di Lorena Forteza con un taglio corto scalato sulle spalle.
Volete sapere come andai a scuola il giorno dopo? Con i capelli corti stile Arisa! ( che ai tempi non stava mica sui giornali!)
A rendere il tutto più drammatico il fatto che non ero più alle elementari, ma al quarto ginnasio e, se c'è quel ragazzo che ti piace, finisce che passerai le tue prossime ricreazioni chiusa in bagno!
Gli anni precedenti a questo episodio ve li risparmio: mi basta dirvi che siamo nel periodo rosso dell'adolescenza, del "non è la rai stiling", e che passai la fase delle ciocche colorate con un discreto successo!( almeno quelle!)
Negli anni successivi, invece, ho optato per un lungo, tagliato giusto sulle punte per mantenere un minimo senso vitale al capello. Pensavo, oramai, di avere acquisito un certo stato di pace. Ma, arriva l'università, una pausa tra una lezione e l'altra e una collega con gli occhi a microscopio ad indicarti Lui: il tuo primo capello bianco! E' la fine pensai! Se c'è una cosa che mi ero sempre ripromessa di non fare, o quanto meno tardare il più possibile, era la colorazione. Non che avessi qualcosa contro ammoniaca, ossigeni ed elementi chimici a profusione...beh, veramente si! Comunque, il fatto è che mi piaceva proprio il mio colore, perchè cambiarlo?
Perchè diventerà sale e pepe cara! (voce fuori campo)
Così comincia una nuova fase, con cambio di parucchiere annesso. Abbandono il vecchio per il nuovo, e si sa che, se te lo dicono pure i proverbi, devi crederci: se abbandoni il vecchio per il nuovo sai quello che lasci ma non sa quello che trovi!
Quindi all'inizio tutto a posto, si comincia con un riflessante tono su tono, giusto per dare luce e coprire quello che fino a quel momento era un povero e solitario capello albino. Povero lui! Ma deve subito aver trovato compagnia, perchè, nel giro di poco, ha messo su casa, si è riprodotto e adesso la "famiglia bianchi" vive e prolifera indisturbata sulla mia testa!
Dal riflessante tono su tono si passa a qualcosa di più scuro, caldo. Ma poi, non so come, succede qualcosa: "Mi si è rincoglionito il parrucchiere!" ( potrebbe essere il sequel dei vari "mamma ho perso l'aereo!")
Succede, ed è tipico dei parrucchieri, lo avrete capito. Fatto sta che, un bel giorno, esco dal negozio rossa fiammante, e lì per lì stento a crederci, mi illudo, dico saranno le luci, sono stanca, mi hanno drogata..che so. Ma poi arriva lo specchio della verità. E' lo specchio di un negozio, e me lo conferma anche la commessa esclamando "wow! che bel rosso!". Incredulità, stupor, svenimento, incazzatura massiccia seguente. Ma alla fine mi abituo. Cambio parrucchiere, su due piedi, della serie che l'ho incontrato un anno fa e mi sono voltata dall'altro lato.
Si, mi abituo. Fino a quando il rosso fiammante non comincia a sbiadirsi, scaricarsi, trasformarsi...Non trovo le parole per descrivere la scala cromatica che si susseguì per mesi. Fino a quando non tornai disperata dal vecchio traditore, che mi assestò la chioma, salvandomi, almeno questa volta.
Il mio è, però, un capello particolare, come dire..camaleontico!
A volte liscio, a volte mosso, a volte vivace, andante ..ma non troppo. Una vera sinfonia!
In inverno per esempio entra in letargo, si adagia su una crespitudine fissa e persistente e non c'è modo di smuoverlo dalla sua posizione! Capello testardo!
Non tengono shampoo liscianti, anticrespo, antigravitazionali o alla criptonite. Nulla! Sono arrivata a pensare che i miei capelli seguano la metereopatia della loro proprietaria!
Infatti, in primavera comincia il risveglio, con tratti di liscio mosso indefinito.
E poi, arriva lei: l'estate. Appeso il phon al chiodo i miei prolungamenti peliferi ritrovano slancio e posizione. Ma il ciclo si ripete e, arrivato l'autunno, l'accumulo dello stress post bagordi estivi si riflette sulla mia chioma in modo fotografico. Hei! Posso dire di avere una chioma quattro stagioni!
Ma arriviamo ad oggi!
Stufa del mio capello semprelungo, qualche mese fa ho deciso di sputarlo un pò e...udite udite avevo giusto trovato il mio equilibrio: una chioma sempreordinataconilminimosforzo. Era un taglio scalato sulle punte, altezza spalle.Il mio parucchiere ne uscita vincente e io pure! Finalmente lo avevo perdonato di tutte le cazzate passate.
Ma i capelli crescono! Ma va..? Così, tornata per la spuntatina di richiamo, mi siedo su quella sedia! TA-DA-N o sarebbe meglio il sottofondo musicale di Profondo Rosso! Eccolo là ..un taglio nuovo di zecca, altezza orecchie: NOOOO! Di nuovo il caschetto NOOOOOO!
Il mio parrucchiere, in uno slancio dei suoi ( mi sembrava strano fosse cambiato!), aveva decretato che quello era e sarebbe stato il mio nuovo look! "Ma de chè!"
Sto qui adesso che segno sul calendario i mesi e i centimentri che mi separano dai miei capellialtezzasplalle e piango le oramai andate trecce e chignon.
Perchè, se pensate che un taglio lungo richieda cura e sacrificio, beh, vi sbagliate di grosso! Niente è più complicato che gestire un taglio corto, ma, soprattutto, un taglio a metà...a metà tra il corto subitoprontoeveloce e il lungo facciounacodaestosubitoaposto.
Vero è che questo taglio ha davvero fatto furore. Qualcuno dice pure mi ringiovanisca! Eh, si! Una bimbetta proprio! Guardate che quella è la bass..ehm ehm..altezza, mica il capello!
Quindi adesso sono qui, appena uscita dall'ultimo match in bagno, con una piastra accesa che aspetta di riscaldarsi nella vana speranza di dare un senso ai miei capelli "che tanto un senso non ce l'hanno".
Una guerra che dura, tra attacchi e ritirate, da ben 29 anni!
Appena nata ero una bambina dotata già di chioma folta e nerissima, del tipo che, ancora avvolta dal liquido amniotico, dimostravo già una certa età! Non ero mica come quei neonati un pò stempiati, e con la pelata, e con crosta lattea in bella vista. No. Io avevo già una chioma da guiness, quella che, se mia madre avesse inviato una mia foto alla Panten, mi avrebbero preso al posto della Canalis.
Poi succede che, crescendo, i capelli restano, per fortuna, restano. Ma prendono pieghe, forme e dimensioni anarchiche. Si ribellano alla mia volontà di dar loro una piega perfetta e subiscono evoluzioni continue.
E' per questo motivo che non ho mai saputo come tenerli a posto, come dar loro un'identità.
Alle scuole elementari stavano belli dritti sulla schiena, fronte coperta da una frangetta a tendina, tipica di molte bambine della stessa età. Solo che, io non ero come le bambine della mia stessa età: a me non piaceva il caschetto ordinario. Io volevo i capelli lunghi!
Come spiegarlo a mia madre?
Mi sembra ieri quando, davanti allo specchio, il parrucchiere brandiva le sue forbici e io subivo in silenzio quel taglio netto sulle punte...si, magari! "Due dita! Che sarà mai! "Il problema era che non erano mica le mie di riferimento, ma i ditoni enormi del mio parrucchiere!
Così un giorno ho deciso di ribellarmi!
Mi ribellai a mia madre: " Voglio i capelli a spazzola" decretai, e mi ribellai al suo complice: "Voglio tagliarli dal barbiere di papà" dissi, presa da un raptus delirante!
Roba che avrebbero dovuto farmi vedere quale sarebbe stato il risultato in uno di quei programmi computerizzati, super moderni, di cui tutti parlano, ma che nessuno ha mai visto, prima di permettermi di varcare la soglia di quella piccola sala "only men" e, infatti, il risultato fu proprio un perfetto taglio da bambino. In tutto questo, il giorno dopo, lo ricordo ancora, non fu semplice convincere i miei compagni di scuola che quel bimbo in gonnella ero proprio io.
Questa fu comunque l'unica volta che IO decisi il mio pessimo hair style!
Negli anni a seguire gli eventi mi presero in contropiede.
Dovete sapere, infatti che una volta poggiate le vostre chiappe sulla sedia del vostro parrucchiere sarete preda( e non è un caso che abbia usato questa parola) nelle sue perfide mani!
Ricordo quella volta che ero decisa a dare un pò di movimento ai miei capelli, non troppo pensavo, qualcosa di carino. Portai con me un ritaglio di giornale, una foto di Lorena Forteza con un taglio corto scalato sulle spalle.
Volete sapere come andai a scuola il giorno dopo? Con i capelli corti stile Arisa! ( che ai tempi non stava mica sui giornali!)
A rendere il tutto più drammatico il fatto che non ero più alle elementari, ma al quarto ginnasio e, se c'è quel ragazzo che ti piace, finisce che passerai le tue prossime ricreazioni chiusa in bagno!
Gli anni precedenti a questo episodio ve li risparmio: mi basta dirvi che siamo nel periodo rosso dell'adolescenza, del "non è la rai stiling", e che passai la fase delle ciocche colorate con un discreto successo!( almeno quelle!)
Negli anni successivi, invece, ho optato per un lungo, tagliato giusto sulle punte per mantenere un minimo senso vitale al capello. Pensavo, oramai, di avere acquisito un certo stato di pace. Ma, arriva l'università, una pausa tra una lezione e l'altra e una collega con gli occhi a microscopio ad indicarti Lui: il tuo primo capello bianco! E' la fine pensai! Se c'è una cosa che mi ero sempre ripromessa di non fare, o quanto meno tardare il più possibile, era la colorazione. Non che avessi qualcosa contro ammoniaca, ossigeni ed elementi chimici a profusione...beh, veramente si! Comunque, il fatto è che mi piaceva proprio il mio colore, perchè cambiarlo?
Perchè diventerà sale e pepe cara! (voce fuori campo)
Così comincia una nuova fase, con cambio di parucchiere annesso. Abbandono il vecchio per il nuovo, e si sa che, se te lo dicono pure i proverbi, devi crederci: se abbandoni il vecchio per il nuovo sai quello che lasci ma non sa quello che trovi!
Quindi all'inizio tutto a posto, si comincia con un riflessante tono su tono, giusto per dare luce e coprire quello che fino a quel momento era un povero e solitario capello albino. Povero lui! Ma deve subito aver trovato compagnia, perchè, nel giro di poco, ha messo su casa, si è riprodotto e adesso la "famiglia bianchi" vive e prolifera indisturbata sulla mia testa!
Dal riflessante tono su tono si passa a qualcosa di più scuro, caldo. Ma poi, non so come, succede qualcosa: "Mi si è rincoglionito il parrucchiere!" ( potrebbe essere il sequel dei vari "mamma ho perso l'aereo!")
Succede, ed è tipico dei parrucchieri, lo avrete capito. Fatto sta che, un bel giorno, esco dal negozio rossa fiammante, e lì per lì stento a crederci, mi illudo, dico saranno le luci, sono stanca, mi hanno drogata..che so. Ma poi arriva lo specchio della verità. E' lo specchio di un negozio, e me lo conferma anche la commessa esclamando "wow! che bel rosso!". Incredulità, stupor, svenimento, incazzatura massiccia seguente. Ma alla fine mi abituo. Cambio parrucchiere, su due piedi, della serie che l'ho incontrato un anno fa e mi sono voltata dall'altro lato.
Si, mi abituo. Fino a quando il rosso fiammante non comincia a sbiadirsi, scaricarsi, trasformarsi...Non trovo le parole per descrivere la scala cromatica che si susseguì per mesi. Fino a quando non tornai disperata dal vecchio traditore, che mi assestò la chioma, salvandomi, almeno questa volta.
Il mio è, però, un capello particolare, come dire..camaleontico!
A volte liscio, a volte mosso, a volte vivace, andante ..ma non troppo. Una vera sinfonia!
In inverno per esempio entra in letargo, si adagia su una crespitudine fissa e persistente e non c'è modo di smuoverlo dalla sua posizione! Capello testardo!
Non tengono shampoo liscianti, anticrespo, antigravitazionali o alla criptonite. Nulla! Sono arrivata a pensare che i miei capelli seguano la metereopatia della loro proprietaria!
Infatti, in primavera comincia il risveglio, con tratti di liscio mosso indefinito.
E poi, arriva lei: l'estate. Appeso il phon al chiodo i miei prolungamenti peliferi ritrovano slancio e posizione. Ma il ciclo si ripete e, arrivato l'autunno, l'accumulo dello stress post bagordi estivi si riflette sulla mia chioma in modo fotografico. Hei! Posso dire di avere una chioma quattro stagioni!
Ma arriviamo ad oggi!
Stufa del mio capello semprelungo, qualche mese fa ho deciso di sputarlo un pò e...udite udite avevo giusto trovato il mio equilibrio: una chioma sempreordinataconilminimosforzo. Era un taglio scalato sulle punte, altezza spalle.Il mio parucchiere ne uscita vincente e io pure! Finalmente lo avevo perdonato di tutte le cazzate passate.
Ma i capelli crescono! Ma va..? Così, tornata per la spuntatina di richiamo, mi siedo su quella sedia! TA-DA-N o sarebbe meglio il sottofondo musicale di Profondo Rosso! Eccolo là ..un taglio nuovo di zecca, altezza orecchie: NOOOO! Di nuovo il caschetto NOOOOOO!
Il mio parrucchiere, in uno slancio dei suoi ( mi sembrava strano fosse cambiato!), aveva decretato che quello era e sarebbe stato il mio nuovo look! "Ma de chè!"
Sto qui adesso che segno sul calendario i mesi e i centimentri che mi separano dai miei capellialtezzasplalle e piango le oramai andate trecce e chignon.
Perchè, se pensate che un taglio lungo richieda cura e sacrificio, beh, vi sbagliate di grosso! Niente è più complicato che gestire un taglio corto, ma, soprattutto, un taglio a metà...a metà tra il corto subitoprontoeveloce e il lungo facciounacodaestosubitoaposto.
Vero è che questo taglio ha davvero fatto furore. Qualcuno dice pure mi ringiovanisca! Eh, si! Una bimbetta proprio! Guardate che quella è la bass..ehm ehm..altezza, mica il capello!
Quindi adesso sono qui, appena uscita dall'ultimo match in bagno, con una piastra accesa che aspetta di riscaldarsi nella vana speranza di dare un senso ai miei capelli "che tanto un senso non ce l'hanno".
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