Io valgo




Oggi, buona, equa e solidale come legambiente, vorrei salvaguardare il caro cromosoma xy e assolverlo da (quasi) tutte le colpe.
Negli ultimi tempi l'ho un po' massacrato. E se per molti versi di motivi ne ho ben donde, dall'altro sono piena come una zampogna di certi atteggiamenti della controparte femminile, che non agevolano l'incontro di cotante diversità insite in Marte e Venere. 
Ma prima vi racconterò una storia.
Un tempo una giovane e sprovveduta Lorena si rapportava al mondo maschile con l'impaccio e la goffaggine di un elefante all'interno di una cristalleria.
La mia insicurezza mi portava spesso a gestire situazioni come un ansioso deprivato dal suo xanax. la paura dell'abbandono caratterizzava ogni nuovo approccio, così, tra pianti ed ansie continue, mi perdevo il bello e divertente di ogni esperienza.
Questo per dirvi che, se sto qui, oggi, un po' a bacchettarvi è perché ci sono passata, ho appreso e, adesso che ho capito, faccio meno pasticci. Anche se sulla paura dell'abbandono, visti gli ultimi episodi della mia vita, ci sto ancora lavorando.
Insomma, di papelli inviati a fine serata ubriaca fradicia (ma anche sobria), di stalking pesanti per vedere se è online, di crisi isteriche per un visualizzato e non risposto, ho fatto esperienza. 
E capisco la vostra determinazione, l'incapacità di una resa davanti al palese disinteresse,  capisco anche la perseveranza del volerlo cambiare, così come la presunzione di essere diversa e la propensione a volerlo a tutti i costi.
Maaaaa, ce lo insegnano i film, i romanzi e, soprattutto, ve lo dico io, (chè una laurea non l'ho presa per sbaglio e quindi un po' ne capisco) che se una cosa non va, non va. E che ad un comportamento ne segue un altro e se quello di partenza è sbagliato figuratevi quello di arrivo.
E soprattutto mi chiedo, continuo a farlo alle volte e vorrei che ve lo chiedeste anche voi: 
esattamente quanto ci vogliamo bene o quanto non ce ne vogliamo quando facciamo finta di non capire che la verità è che non gli piacciamo abbastanza?  
Per una volta mi sento di dire che la colpa non è del nostro caro uomo di turno, ma solo nostra, quando non capiamo il semplice concetto che cantava la Carrà: 
"E se ti lascia lo sai che si fa
trovi un altro più bello
che problemi non ha"
e siccome questa è una grossa utopia, quantomeno troviamone un altro più bello, che i problemi ce li ha, ma che ci vuole malgrado tutto.
Perché noi valiamo, sempre e comunque.

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