Help me or no?
Il distacco, la neutralità, l'obiettività, sono alla base del mio mestiere, come l'empatia. Ogni mattina, in clinica, aspetto le mie consegne e con il respiro fermo, il cuore distaccato e la consapevolezza di me stessa, indosso il camice, come fosse un'armatura. Mi difendo e mi proteggo dal rimbombo di tutta quella sofferenza, dal frastuono dei malesseri, che, giornalmente, si confondono tra loro, in un vortice di richieste d'aiuto, speranze e bandiere bianche. Bianche come il mio camice, chiuso sui primi 3 bottoni, a riparare il petto e il cuore. Come vi ho già raccontato qui , ho scelto questo mestiere, l'ho fatto per passione, ma anche per affinità al mio carattere, io che da sempre amo ascoltare, in silenzio, me, gli altri, studiandone ogni aspetto, cercandone la verità e provando a comprenderla, senza giudicarla. All'inizio del mio percorso avrei voluto abbracciare ad una ad una quelle storie, quei racconti di vita sofferta, quelle identità perse