Dove sono finite le farfalle?
Niente da fare. Oramai i miei amici hanno capito che la mia laurea in psicologia serve a loro più che a me e, davanti ad un prosecco, snocciolano le loro paturnie, al mio povero orecchio, senza alcuna pietà. Il filo conduttore, al momento, è che i sentimenti stanno a zero. Quello che conta, invece, sono le emozioni, o meglio, le farfalle. Tutti vogliamo sentirle svolazzare nello stomaco! Non c'è niente di più bello di farsi trascinare, coinvolgere, strapazzare come un uovo da quelle palpitazioni che solo ai primi incontri, quando ancora i sentimenti sono lontani dalla relazione, riesci a provare con assoluta libertà d'espressione. Non so se sono proprio farfalle, ma quando senti quello scompenso nella parte alta dello stomaco, a meno che tu non abbia un attacco acuto di gastrite, si tratta di agitazione, quella buona, quella che fa rima con eccitazione, che ti fa perdere il controllo, che ti riempie pur senza aver mangiato. Per esempio c'è questa amica c