Lettera a Babbo Natale...
Caro Babbo Natale,
ti ricordi di me? Quanti anni saranno passati dall'ultima lettera che ti ho scritto?
Bei tempi! Tempi in cui Natale voleva dire magia!
Bei tempi! Tempi in cui Natale voleva dire magia!
Se ripenso a me bambina, mi vedo la protagonista di un mondo incantato tutto mio, popolato dagli oggetti della mia fantasia e da una miriade di sogni da realizzare. Una sognatrice perfetta!
Cosa è cambiato rispetto alla me stessa di ieri? Beh, per prima cosa è passato del tempo, tanto tempo! Le persone attorno a me sono cresciute, cambiate, alcune non ci sono più, altre restano lì, come stabili dimore in cui rifugiarsi.
E poi Io, IO sono cambiata, sono diventata grande e ho messo su chili di esperienza, di maturità, di vita. Alcuni sogni si sono realizzati, altri sono svaniti e altri ancora verranno.
Ma sai cosa è che ancora conservo di quel tempo, cosa tengo stretta a me malgrado tutto?
Ciò che tutti i giorni mi rende quella che sono e mi permette di affrontare qualunque cosa con il sorriso? La leggerezza! Quella che Kundera definiva insostenibile, perchè spesso non capita, non compresa. Io, invece, la tengo stretta, la metto lì, come uno scudo, di fronte a qualsiasi avversità. Per questo non mi spaventa nulla, o quasi.
C'è una sola cosa che mi terrorizza, un'unica cosa: perdere quella parte di me stessa bambina che mi mette le ali, catapultandomi, ogni qualvolta io la evochi, in quei luoghi e tempi passati.
Qualcuno direbbe che non sono cresciuta, che essere grandi significa esser tristi, responsabili e a tratti noiosi.
E' vero, non si può mica star lì sempre a giocar con le bambole. D'accordo!
Ma vedete, esser grandi, per me, significa affrontare la vita tenendo per mano quella piccola parte che ci fa vedere il mondo con il sorriso, con la sorpresa, con la fantasia, che un tempo ci permetteva di essere tutto ciò che desideravamo.
E' lo stupore che ci fa esser grandi. E' la possibilità! E' la capacità di non arrendersi e di non prendersi troppo sul serio!
E poi Io, IO sono cambiata, sono diventata grande e ho messo su chili di esperienza, di maturità, di vita. Alcuni sogni si sono realizzati, altri sono svaniti e altri ancora verranno.
Ma sai cosa è che ancora conservo di quel tempo, cosa tengo stretta a me malgrado tutto?
Ciò che tutti i giorni mi rende quella che sono e mi permette di affrontare qualunque cosa con il sorriso? La leggerezza! Quella che Kundera definiva insostenibile, perchè spesso non capita, non compresa. Io, invece, la tengo stretta, la metto lì, come uno scudo, di fronte a qualsiasi avversità. Per questo non mi spaventa nulla, o quasi.
C'è una sola cosa che mi terrorizza, un'unica cosa: perdere quella parte di me stessa bambina che mi mette le ali, catapultandomi, ogni qualvolta io la evochi, in quei luoghi e tempi passati.
Qualcuno direbbe che non sono cresciuta, che essere grandi significa esser tristi, responsabili e a tratti noiosi.
E' vero, non si può mica star lì sempre a giocar con le bambole. D'accordo!
Ma vedete, esser grandi, per me, significa affrontare la vita tenendo per mano quella piccola parte che ci fa vedere il mondo con il sorriso, con la sorpresa, con la fantasia, che un tempo ci permetteva di essere tutto ciò che desideravamo.
E' lo stupore che ci fa esser grandi. E' la possibilità! E' la capacità di non arrendersi e di non prendersi troppo sul serio!
C'è chi va avanti nel cammino della vita e perde poco a poco quella compagnia, se ne dimentica e ad un tratto si ritrova solo, per questo è profondamente triste, non necessariamente grande!
Caro Babbo Natale, tu che più di chiunque altro tieni stretta a te quella parte infantile e giocosa che ti contraddistingue, malgrado la tua bella barba bianca, mi capirai se sto qui a scriverti ancora una volta dopo tanti anni.
Vorrei che tu quest' anno mi portassi ancora un pò di quella leggerezza, vorrei che giorno per giorno continuassi a camminare su questo mondo senza perdermi, vorrei che a fianco a me ci fosse ancora quella parte di me, che mi riporta indietro e mi fa andare avanti sempre sorridendo.
Vorrei questo, per me e per gli altri.
Un' ultima cosa, vorrei che tutti i piccoli di questo mondo abbiano una fanciullezza da ricordare e da dimenticare. So che tutto questo potrebbe richiedere un pò di impegno, per questo vorrei anche che tutti quelli che hanno dimenticato cosa significa esser bambini se ne rammentino così da pensarci 2, 3, 4, e infinite volte prima di cancellare i ricordi degli altri. Ci puoi pensare tu?
Vorrei questo, per me e per gli altri.
Un' ultima cosa, vorrei che tutti i piccoli di questo mondo abbiano una fanciullezza da ricordare e da dimenticare. So che tutto questo potrebbe richiedere un pò di impegno, per questo vorrei anche che tutti quelli che hanno dimenticato cosa significa esser bambini se ne rammentino così da pensarci 2, 3, 4, e infinite volte prima di cancellare i ricordi degli altri. Ci puoi pensare tu?
Grazie
con affetto, quella bimba che solea giocare con i cuscini credendo fossero delle ali.
(ti svelerò un segreto: ho sempre saputo che erano solo cuscini, ma ho sempre immaginato di volare!)
P.s. se incontrassi delle difficoltà nell'esaudire le mie richieste..ecco i miei desideri di riserva...
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Baci Claudia