Post

Visualizzazione dei post da 2019

Se non fosse stata Carola?

Se Carola fosse stata Carlo? Probabilmente sarebbe passato inosservato. Se Carola fosse stata Carlo nessuno le avrebbe augurato uno stupro. Nessuno avrebbe avuto da ridire sul suo aspetto un po’ sfatto e poco curato. Avrebbero discusso il suo operato,forse, o forse no. Forse avrebbero solo discusso delle 42 persone a bordo, sempre con disprezzo, ma forse meno.  Essere una donna non è mai stato semplice. “Siamo così...” canzonava la Mannoia. Ma così come? Siamo donne! Basta questo a siglarci spesso come sbagliate.  Lo siamo nell’aspetto. Nei modi. Nella voglia che abbiamo di farci largo in una mentalità troppo maschilista. Una mentalità che ci vorrebbe allo scacco di un re matto, quanto quell’uomo che non ci rispetta, che non ci considera. Se non fossi Lorena, se fossi stata uomo, tante di quelle volte in cui quella mascolinità l’ho subita, probabilmente adesso non starei qui a parlarvene, perché mi basterebbe gonfiarmi l’ego per sentirmi meglio. Invece torno a casa dopo una s

Finchè dura

Immagine
Se i depositari dell'amore sono i poeti, noi cosa siamo?  Solo i mezzi, forse, per tramutare in fatti quello che dell'amore si racconta dall'inizio del tempo e del mondo. L'amore è una parola che si riempie sempre di tanti significati e di esperienze, ma il cui vero mistero sfugge ai più. Spesso mi trovo a farmi la stessa domanda: L'amore esiste?  E non mi soffermo mai su l'altro lato della sua medaglia: la durata. Spesso determiniamo la sua esistenza sulla sua eternità. Ogni storia finita deprime, annichilisce il vero significato del sentimento che si è consumato, proprio perché disperso, non trattenuto. Ma è davvero credibile e possibile pensare ad un amore che duri per sempre? Nelle favole, dopo il vissero felici e contenti cosa c'è? Ascolto nuvole bianche , e sulle note meravigliose di questa musica, penso all'amore. Chissà se Einaudi si è soffermato come me a riflettere sui misteri di questa vita e sul più grande di

Resta

Dove ti fa male? Me lo chiedevano da bambina quando avevo il mal di pancia o quando mi facevo male cadendo, dalla bici, dalle scale. Ricordo che avevo all'incirca 10 anni e cadendo sull'ultimo gradino della scala esterna della casa in cui vivevo, sbattei così di netto la schiena che rimasi senza fiato un tempo che mi sembrò infinito. La cosa più spaventosa di quell'evento fu l'incapacità di riuscire a chiedere aiuto. Stavo lì, piegata sulle gambe, guardandomi attorno, in cerca di qualcuno che capisse che non riuscivo più a respirare e che venisse in mio soccorso. Era come stare in apnea sott'acqua e non riuscire a risalire per prendere aria. Non puoi urlare, hai un'unica consapevolezza: se non torno a respirare muoio! E non è vero che ti passa la vita davanti. A me l'unico pensiero che passò per la testa fu: devo respirare!!!! E più mi concentravo su quello più mi sentivo morire. Sono sul divano e provo a fare lo stesso. Provo a respirare. Non ci riesco. Mi

Ciao Dylan!

Immagine
La sento rimbombare in testa, da qualche giorno, la sigla di Beverly Hills  90210, con quel motivetto ridondante che mi ricorda tanto il fremito di quando, adolescente, scalpitavo per sapere se nella nuova puntata Dylan potesse finalmente sorprenderci tutti con un gran colpo di scena e tornare a promettere amore eterno a Brenda. Invece a distanza di ben 20 anni, il nostro amato Dylan ci sorprende in altro modo, un modo ben più amaro e ci saluta tutti stroncato da un ictus cerebrale all'età di soli 52 anni. Muore con lui sicuramente un pezzo della mia adolescenza e di tutte le adolescenti che in quel periodo avevano eletto lui come il ragazzo ideale su cui poi riversare tutte le pessime controfigure che nella propria vita avremmo incontrato.  Eh si, perchè di RAGAZZI BELLI E MALEDETTI la vita ne ha collocati diversi sulla nostra strada sentimentale ma nessuno con quel l'animo puro. Avevo 9 anni e alla tv trasmettevano il primo episodio di una serie che m

IO NON SONO UNA GIAPPONESE!

Immagine
Eccoci qua!  7 gennaio. Sono finite queste interminabili feste, Marlena non è ancora tornata a casa ma tutti siamo tornati alla vita ante Natale. Un po' la invidio questa Marlena. Tutti la cercano e lei se ne sta beata chissà dove. Oggi è lunedì e io con un raffreddore insopportabile ho deciso di darmi da fare per far sparire anche l'ultimo segno di queste festività. Non fraintendetemi, non datemi della solita guastafeste, però dopo un po' a me le cose annoiano. Non so dirvi perché ma alle abitudini più radicate come le sigarette, dall'altro ho sempre avuto un'impellente necessità di cambiare. Lo stesso status di immobilità sospesa mi fa drizzare sulla sedia come fossi su quella elettrica. Oggi ho una strana frenesia, probabilmente sarà il ciclo che arriva. Si sempre lì cadiamo noi femminucce, o forse questo è l'alibi che ci creiamo per giustificarci. Ma di cosa poi? Di stati emotivi traballanti? Io più che giustificarli vorrei risolverli e inv