Vorrei ma non posso!
No! E' la prima parola che apprendiamo, dopo mamma e papà. Serve ad affermare noi stessi, perché, attraverso il No, definiamo esattamente ciò che vogliamo, chiarendo agli altri i nostri desideri e bisogni. Per un bambino imparare a dire no e a tollerare il no di un genitore diventa importantissimo per la propria identità. All'inizio è un no categorico rivolto a tutto e a tutti, poi, pian piano, crescendo, cominciamo a selezionare i momenti, i luoghi e le persone cui dire no. E quel no comincia a riflettere maggiormente chi stiamo diventando e chi siamo diventati. Insomma, il no è come dire: "Eccomi, ci sono anche io". Perché dire si, accondiscendere, è troppo semplice al fine di farsi accettare, stimare, voler bene. Non a caso l'opposizione, tipica del ribelle, è sinonimo di grande e forte personalità. Nella mia personale esperienza ho incassato tanti di quei no da poterci erigere muraglie, mentre dall'altra parte continuavo a dire si. I miei