Maleficent


Ci lamentiamo che le favole non esistono. 
Che le storie raccontateci dalle pellicole cinematografiche siano mondi paralleli e inarrivabili, rispetto alla nostra realtà. 
Che i sentimenti e la vita romanzata non ci aiutino a vivere meglio, facendoci, invece, sprofondare in un mare di inutili illusioni e seguenti stati depressivi.
Vogliamo la verità. Nuda e cruda. 
Vogliamo che l'amore e le relazioni non si nascondano più dietro ai mantelli dei principi e lieti fine irreali. Perché nella vita vera facciamo i conti tutti i giorni con amori crudeli, sentimenti cronometrati e nessuna magia.
Ci hanno convinte a riporre la raccolta delle favole più belle in fondo ad un cassetto, ci hanno educate e messe in guardia rispetto alle commedie romantiche. Perché, il più delle volte, se ti trovi a fermarti per strada, sotto la pioggia, con una ruota a terra, la probabilità che venga in tuo soccorso l'uomo della tua vita è uguale a quella di sperare di metterti in forma ad un mese prima dalla prova costume cospargendoti di Somatoline.
Insomma siamo donne deluse, tradite dalla favola del vissero felici e contenti e dalla storia che il bacio del principe venga a svegliarci e salvarci. Non ci crediamo più.
Eppure, in fondo in fondo, ci speriamo ancora. Tanto che, la nuova versione della favola antica e affascinante della bella addormentata, ci ha fatto drizzare i capelli e mosse alla rivolta contro chi ha ne ha stravolto gli assiomi fondamentali. 
Abbiamo inveito contro gli sceneggiatori, in nome di una tradizionalità perduta, della veridicità della storia annullata da forme di amore diverse, da mutamenti personologici, ruoli invertiti, accusando la povera Malefica di aver perso la sua innata e intrisa malvagità.
Ho sentito commenti pervasi da grande delusione, per una cattiva che, in fondo, è solo una donna ferita.
Per un principe che è solo una comparsata, per un bacio che è quello che non ti aspettavi.
Eppure trovo che continuare a raccontarsi delle favole, quando ad oggi non ci sono più i presupposti per crederci, sia banale, a tratti utopistico.
Maleficent è un film semplice e innovativo. Racconta dell'amore, delle ferite del cuore, dei sentimenti inariditi e trasformati, dell'inaspettato che accade e di una malvagità che, spesso, diamo per scontata, ma il più delle volte è solo amore negato e abbandono. 
Zigomi a parte, la Jolie è stata superba, la bella addormentata una "bella che non balla"e le varie figure maschili insipide e a tratti disperate. 
Io vi dirò, malgrado l'innata forza che ci spinge a credere nel dogma delle favole, fatte di due belli che si innamorano e  vivono felici e contenti fino ai titoli di coda, perché il resto non ci è dato saperlo, non mi dispiace credere che esistano varie versioni, dell'amore si intende, e che, per essere amate e amare, non serva necessariamente un uomo, un padre o un principe, che se c'è è meglio, ma se non c'è, pazienza. Ad ogni modo, troverai qualcosa di bello che ti farà battere il cuore. 
Basta dargli e darti una possibilità.




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