Pokèmon No
Ma che ne sapeva Proust, che il tempo perduto era la sua più grande agonia e la ricerca dello stesso una melanconica sofferenza! Che ne sapeva Leopardi, che oltre la siepe cercava l'infinito e sprofondava dolce nell'immensità dei suoi pensieri. Cosa ne poteva sapere Dante, che attraversò inferno e purgatorio per ritrovar la retta via e in paradiso "l'amor che move il sole e l'altre stelle". Chissà che ne sapeva Omero, che "fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza". Ma, soprattutto, senza farla troppo aulica e perversamente letterata, che ne posso saper io, che i Pokèmon nemmeno li conosco, io che sono di una generazione altra, quella dei cartoni animati deprimenti e incestuosi, degli orfani, delle matrigne, della polverina sintetica che metteva tanta allegria a Pollon e delle magie di Johnny, (chissà quali erano poi). Il cartone più moderno a cui ho prestato visione è stato Sailor moon, che il potere di luna p