Babbo Natale non esiste?




Caro Babbo Natale, 
ho 35 anni suonati, eppure ho deciso di scriverti ancora. 
Un parroco qualche giorno fa ha detto ad una platea di bambini, durante la messa, che Te non esisti, provocando un rumorosissimo e tristissimo pianto.
Ma davvero è così importante sapere se esisti davvero?

Crediamo ad un sacco di cose senza averle mai viste davvero! 
D'altro canto cose ovvie e provate destano ancora sospetti. Ne sanno qualcosa i terrapiattisti che dubitano dell'esistenza dell'Australia! E i koala? Nemmeno loro esistono allora?
Io, davvero, resto basita di fronte al bisogno di voler necessariamente confutare ogni cosa.
La felicità, ad esempio, chi l'ha sperimentata sa che esiste, e chi non lo ha fatto? 
Il punto è che credo serva, sia necessario, credere a qualcosa a prescindere se ne possa affermare con esattezza l'esistenza.
Credere è l'unico motore in grado di dare speranza. 
A proposito di quest'ultima: nessuno l'ha mai vista, toccata, nessuno gli ha mai stretto la mano o l'ha vista passeggiare per strada. Eppure sfido chiunque a dire di non essersi concesso la possibilità di crederci, fosse anche solo una volta nella vita.
Voglio scriverti pensando che mi leggerai. E questa è speranza. O no?
Voglio scrivere credendo che prenderai del tempo per ascoltare le parole di una bambina cresciuta che vuole solo ringraziarti. 
Credere significa concedersi una possibilità e ti ringrazio per le infinite possibilità che regali a bambini  e adulti sognanti ogni Natale.
Le possibilità sono importanti. Ti aiutano a dare un senso a ciò che apparentemente non ne ha. 
Le possibilità sono varchi e strade da poter percorrere quando sembra si sia arrivati al muro.
Perché capita, capita un sacco di volte, di trovarsi davanti a muri, alti alti. Ancor di più capita che si smetta di credere alla possibilità di poterli oltrepassare.
E'quando smetti di credere, che la faccenda si complica diventando davvero impossibile.
Ed è capitato anche a me! E' capitato di disilludermi, di non credere più alle mie capacità, alle mie possibilità. E quindi anche a te!
Non gettare questa lettera nel camino Babbo. Aspetta che ti spieghi!
Non ho smesso di crederci del tutto, solo un po'.

Ma concedimelo.
Così come io voglio concedermi la possibilità di riprovarci. Credere che ne valga ancora la pena, che ne valga sempre la pena. Che magari dopo la pena sopraggiunga anche la gioia.
Perchè se c'è una cosa a cui non voglio credere più è al "Mai".
Al mai più, fosse anche al mai una gioia. Chè anche quando ti dicono che non esiste, tu ci devi credere! 
Lì, da qualche parte, oltre i confini di questa terra esiste l'Australia e i koala. Infatti, i terrapiattisti,  lo sanno bene, è solo che vorrebbero tenersela tutta per sè e rubarla ai koala.
Grazie Babbo, anche da parte di chi non ci/Ti crede più.

P.s Se passi da queste parti, soffermati pure; anche se, ti avverto, qui niente latte e biscotti, al massimo un bicchiere di vino rosso, chè, caro il mio Babbo, non ci crede nessuno che sei astemio!

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